DESCRIZIONE BLOG

Caro navigatore e internauta, che sei approdato in questo blog.... Benvenuto nella “piazza digitale” di Busnago e dintorni.
Se non sai cos’è un blog, potrai fartene un’idea cliccando nei sottostanti link:
Blog
Urban blog (questo blog)
-----------------------
Per gli scopi, le regole e il funzionamento di questo blog clicca (QUI)
Per consigli, critiche, richieste e rimozione di qualche immagine personale, chi vuole, può scrivere a
Gianni Di Pasquale

giannid555@outlook.it
------
Questo Blog è presente anche su
f a c e b o o k

Per trovare la pagina clicca (QUI)
--------
INFORMAZIONI RESE AI SENSI DELLA LEGGE 62/01
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità,
esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale.
Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina di cui all’art. 1, comma III della L. n. 62 del 7.03.2001
---------------
BUONA VISIONE e NAVIGAZIONE
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

20 aprile 2013

QUATTRO FIORI NEL MESE DI APRILE: CIDONIA-FORSIZIA-MAGNOLIA-STELLATA-NARCISO


Con il video che segue,
continua il tema
a cadenza mensile
che ogni mese descrive un fiore
presente nelle campagne o nei giardini di
Busnago e dintorni.
Il fiore del mese di aprile... sono quattro.
  • LA CIDONIA
  • LA FORSIZIA
  • LA MAGNOLIA STELLATA
  • IL NARCISO


Alcune notizie  sui quattro fiori del video ("pescate" nella rete):

CIDONIA

La cydonia o cotogno giapponese o chaenomeles japonica, E' una pianta di origine asiatica, precisamente Cina, Giappone e Corea, per questo viene chiamata japonica, da uno dei suoi paesi d'origine, strettamente imparentata con le mele cotogne, di cui è una varietà da fiore. Il suo colore intenso le ha regalato poi anche il nome comune di Fior di pesco.

Una particolarità di questa pianta è che viene spesso usata per la creazione di bonsai, data la dimensione contenuta delle foglie e la bella colorazione del tronco che si desquama lasciando zone di colori diversi.

Ha un portamento arbustivo con rami densi e leggermente spinosi, dalla corteccia verde/marrone. Raggiunge l’altezza di 1,5 metri nella varietà .

Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera produce fiori di colore rosso/arancione e sbocciano anche per un paio di mesi.

La potatura del cotogno del Giappone si effettua dopo la fioritura.
Si potano i rami vecchi fino all’altezza di 3 gemme per favorire l’emissione di quelli nuovi. Si potano i rami centrali per favorire il soleggiamento e la forma della chioma.

In autunno la pianta produce piccole mele, gialle o rosse che, pur essendo eduli non sono adatte al consumo fresco ma cotte sono ottime per la preparazione di cotognate, marmellate e liquori.

E’ una pianta resistente, rustica e tollera le basse temperature fino a -15° senza coperture, si adatta a terreni argillosi, predilige posizioni soleggiate.

Una volta messa a dimora non avrà più bisogno di essere innaffiata, a parte in casi di siccità estrema.

Coltivata in vaso In vaso, se ricoverato in una veranda fresca e luminosa, fiorisce anche in inverno.

FORSIZIA
Nel linguaggio dei fiori la forsizia significa "bellezza fugace", simbologia pienamente giustificata dalla fioritura brevissima ma appariscente di questi arbusti molto decorativi.
La pianta trae il suo nome da William Forsyth, botanico scozzese fondatore della Reale Società di orticoltura a Londra, rinomatissima associazione del Settecento.
è una pianta che non necessita di particolari cure, l'unica sua necessità è quella di essere piantata in pieno sole, perchè senza un buon irraggiamento tenderà a diradare molto la sua magnifica fioritura.
Non necessita di un terreno particolare, l'unica cosa che teme sono i ristagni idrici.
Per quanto concerne la potatura l'unica attenzione da seguire è quella di non effettuare potature invernali ma aspettate a potare solo dopo la fioritura, perchè la pianta sviluppa i fiori solo sui rami nuovi dell'anno, quindi potature precoci vi ridurranno drasticamente la fioritura.
MAGNOLIA STELLATA

La Magnolia stellata nota anche come magnolia macrophylla è una pianta appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae che viene coltivata a scopo ornamentale in vaso, nei giardini e nei parchi comunali per la sua splendida fioritura

La pianta ha portamento arbustivo di forma arrotondata con rami di un bellissimo colore rosa- argenteo. E' una pianta robusta non sempreverde, che può raggiungere i 3 metri di altezza. I fiori, particolarmente profumati adornano i rami spogli di foglie che cresceranno solo dopo la fioritura (cui seguirà la lenta fruttificazione).
E' una pianta che ama le posizioni luminose e soleggiate e si sviluppa bene anche in zone con temperature molto rigide e inferiori agli 0°C.

La Magnolia è una pianta caratterizzata da una crescita molto lenta e generalmente non va potata. Eventuali rami secchi o danneggiati dal gelo vanno recisi dopo la fioritura.
NARCISO

Classificato come pianta che appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae, il Narciso è una pianta che ha origini europee. Produce fiori molto gradevoli sia per aspetto che per profumo, ma contiene una sostanza pericolosa: l'alcaloide Narcisina.Questo fiore ha una sua simbologia importante anche a livello culturale, poiché nella storia dei popoli sono presenti alcuni miti e leggende che prendono proprio tale fiore a metafora di alcune caratteristiche positive o negative del carattere degli uomini e delle loro debolezze.Gli antichi romani associavano il Narciso ai Campi Elisi, luogo che i latini identificavano con l'Aldilà. Per questo elementare motivo, i fiori di Narciso venivano deposti in grande quantità sulle tombe dei caduti in battaglia, da eroi, per la difesa di Roma.Nella religione celtica essi erano invece il sinonimo di una purezza purtroppo soggetta alla corruzione dei pensieri più cattivi degli uomini, capaci di esprimere sentimenti negativi come odio o invidia, fino a rendere tossico questo bellissimo fiore.Per la filosofia cinese, invece, il Narciso è un fiore che porta fortuna e quindi è usato per augurare un buon anno di prosperità a chi inizia una nuova stagione di studio o lavoro o anche a chi inizia una nuova vita familiare, al punto che si è diffusa la moda di farsi tatuare l'immagine di un narciso sul corpo, affinché sia di buon auspicio. 
Nell’antica Grecia si riteneva che il primo narciso – simbolo dell’egoismo, della vanità e della presunzione – fosse sbocciato laddove il mitico giovane cacciatore Narciso si era innamorato dell’immagine di se stesso riflessa in uno specchio d’acqua fino a morirne prematuramente a primavera annegando nel tentativo di abbracciarsi oppure, in un’altra versione, consumato dallo struggimento, da fame e sete, seduto solitario sulla riva. Quando era nato da una Naiade, Liriope, e dal dio fluviale Cefiso, l’indovino Tiresia ne aveva predetto infatti il destino di rimanere immortale finché non si fosse guardato. Il mito di Narciso, presente in numerose versioni, diventò ricorrente in opere artistiche a olio su tela come questa del Caravaggio:


  IL MITO DI NARCISO (video)

Nessun commento: